Islam in Zambia

Una moschea a Lusaka

L'arrivo dell'Islam nello Zambia risale al IV secolo dell'Egira, quando i Musulmani hanno fondato emirati sulle coste dell'Africa orientale.

Durante questo periodo, i mercanti Musulmani hanno esteso i loro commerci alle regioni interne, arrivando a raggiungere lo Zambia nel periodo della dinastia di Al Bu Said. I mercanti di schiavi arabi hanno raggiunto lo Zambia dalle loro basi commerciali sulla costa della Tanzania, del Malawi e del Mozambico. Sono stati catturati più di 4 milioni di schiavi ed inviati attraverso i porti swahili verso l'India e l'Arabia.[1]

Molti musulmani sono entrati nello Zambia durante il periodo coloniale, soprattutto dal subcontinente indiano, e si sono stabiliti lungo le ferrovie nella parte centrale del paese, da Livingstone a Lusaka.

La costituzione prevede che lo Zambia sia uno stato cristiano, tuttavia la società dello Zambia accetta i Musulmani; vivono in Zambia 563.089 Musulmani che rappresentano il 5% del totale della popolazione.

Inoltre si segnala una crescente tendenza a convertirsi all'Islam da parte della popolazione indigena dello Zambia.


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